Il deposito cauzionale in bolletta viene richiesto dai gestori e versato dai clienti nel momento in cui viene stipulato un nuovo contratto per la fornitura di luce e gas con tariffa di tutela. Una sorta di caparra prevista dall'Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) per tutelare il fornitore da eventuali morosità.
Approfondiamo nel dettaglio di cosa si tratta, quando si deve pagare e come fare per recuperarlo una volta che si cambia fornitore.
Cos'è il deposito cauzionale e perché si paga
Quando si stipula un nuovo contratto per la fornitura di luce e gas, la maggior parte dei gestori richiede il deposito cauzionale in bolletta. Si tratta di una garanzia, un contributo che il cliente deve versare come forma di tutela per i fornitori contro i casi di morosità e i mancati pagamenti delle bollette di luce e gas. Trattandosi di una cauzione, i soldi versati verranno restituiti al cliente nel momento in cui cambierà tipologia e contratto di fornitura.
Quando si paga il deposito cauzionale
Solitamente, questa forma di tutela viene addebitata sulla prima bolletta di luce e gas a tutti i clienti del mercato tutelato, in particolar modo quando il pagamento viene effettuato con bollettino postale. Per i clienti del mercato libero, invece, viene richiesto dal fornitore solo se è espressamente previsto nel contratto sottoscritto.
Il fornitore può richiedere il deposito cauzionale in bolletta quando:
- si attiva un nuovo allaccio;
- viene riattivato un contatore con subentro, cioè dopo che era stato chiuso dal precedente inquilino;
- l’intestatario cambia il fornitore;
- si cambia intestatario della bolletta (voltura).
A quanto ammonta il deposito cauzionale
Per i clienti del mercato tutelato, ARERA ha imposto un tetto massimo, che non può essere superato, per stabilire i costi del deposito cauzionale in bolletta che vengono calcolati in base a:
- potenza di consumo impiegata dal contatore per la luce: 11,50 euro per ogni Kw;
- consumo annuo del metano per il gas: 30 euro fino a 500 Smc; 90 euro da 500 a 1500 Smc; 150 euro da 1500 a 2500 Smc; 300 euro da 2500 a 5000.
Per quanto riguarda i clienti del mercato libero, invece, i costi cambiano in relazione al tipo di contratto stipulato.
Come non pagare il deposito cauzionale
Per evitare i costi del deposito cauzionale in bolletta, basta semplicemente pagare con addebito diretto sul conto corrente (IBAN). Questa modalità è già di per sé una forma cautelativa, in quanto il prelievo per il pagamento delle fatture viene previamente autorizzato.
Come recuperare il deposito cauzionale del gas e della luce
L’importo del deposito cauzionale viene recuperato una volta che:
- si cambia modalità di pagamento, optando per la domiciliazione bancaria;
- si cambia fornitore;
- un nuovo inquilino richiede la voltura;
- il contratto viene disdetto.
Il rimborso viene restituito automaticamente nell’ultima bolletta, entro 30 giorni.
Nel caso di un cambio fornitore, invece, quello uscente deve inviare l’ultima bolletta entro 6 settimane dalla cessazione del contratto, rimborsando al contempo il deposito.