L’aumento della potenza del contatore è un’operazione che può diventare necessaria per evitare imprevisti, o distacchi improvvisi di corrente, in particolar modo quando si utilizzano più elettrodomestici in cucina. Ecco come si può fare richiesta e che cosa comporta.
Variazione potenza contatore: a cosa serve
Probabilmente è capitato a tutti di subire delle interruzioni di energia elettrica causati dal blocco della corrente. Questo caso si verifica soprattutto quando vengono usati contemporaneamente più elettrodomestici e l’impianto elettrico si sovraccarica bloccandosi momentaneamente per andare in protezione. Per ripristinare l’energia elettrica è sufficiente reimpostare la leva del contatore nella posizione di accensione.
Se questo fatto si verifica molto sporadicamente non c’è da preoccuparsi, ma in caso contrario è un segnale di avviso che qualcosa non funziona con la fornitura di energia elettrica, in particolare che serve un quantitativo massimo di energia superiore a quello di cui si sta usufruendo.
Il cambio di potenza del contatore è un’operazione abbastanza semplice, ma è importante conoscere bene le modalità e i costi che si devono sostenere prima di prendere questa decisione. I due consigli sono:
- analizzare i propri consumi e il numero di elettrodomestici che vengono regolarmente usati in casa. Se risulta possibile non utilizzare contemporaneamente più elettrodomestici, si può optare per una diversa organizzazione dei propri consumi e non procedere con l’aumento della potenza del contatore;
- contattare il proprio fornitore e richiedere di aumentare la potenza in modo da non avere più spiacevoli imprevisti. In questo caso, è necessario conoscere sia la potenza impegnata, cioè la potenza massima contrattualmente definita, sia la potenza istantanea che viene consumata in varie fasi della giornata.
Il valore delle potenze
Per avere un’idea del cambio della potenza del contatore, è utile tenere presenti alcuni riferimenti. Il valore minimo di potenza è 1,5 kW, mentre la potenza della fornitura può essere aumentata o diminuita a seconda di scaglioni di 0,5 kW ciascuno:
- 1,5 kW corrisponde alla potenza minima usufruibile per una qualsiasi utenza di corrente elettrica che è indicata per seconde case piccole o abitazioni che hanno contatori indipendenti;
- 3 kW corrisponde alla maggior parte delle forniture domestiche italiane;
- 4.5 kW corrisponde a case grandi e con famiglie numerose. Non incide solo il numero di elettrodomestici, ma anche il numero di persone di un’abitazione;
- 6 kW corrisponde al massimo della potenza disponibile e si richiede solo nei casi di grandi abitazioni con molti elettrodomestici.
Come aumentare o diminuire la potenza del tuo contatore
Se desideri aumentare o diminuire la potenza della tua fornitura di energia elettrica, puoi contattare il numero verde a te dedicato 800 96 96 96.
Ti ricordiamo che al cliente sono addebitati, una tantum:
- i diritti fissi a remunerazione degli oneri sostenuti dal Distributore, secondo quanto previsto dall’Autorità di Regolazione Energia Reti ed Ambiente (ARERA);
- i diritti fissi a remunerazione degli oneri sostenuti dalla società di Vendita, secondo quanto previsto dal contratto.
Per maggiori informazioni, puoi consultare il sito ARERA.