Il prezzo finale che paghi per l'energia elettrica in un'offerta variabile è composto da diverse componenti:
Corrispettivo materia prima energia = (PUN Index GME + Spread) x (1+λ)
- PUN Index GME: questo prezzo cambia ogni mese in base alle quotazioni del mercato all’ingrosso: questa è la parte “variabile” dell’offerta. Il PUN è l’indice che indica il costo medio dell’energia elettrica in Italia e viene aggiornato mensilmente. Questo prezzo è calcolato considerando quanto costa l'energia nelle diverse zone del paese e quanto ne viene acquistata. Il tutto è espresso in Euro per kilowattora (Eur/kWh) e viene pubblicato dal Gestore dei Mercati Energetici (GME).
- Spread: perché la chiarezza è importante, questo è un importo fisso che il fornitore aggiunge per coprire i propri costi operativi, il rischio di mercato e ottenere un profitto. Lo spread è la parte "fissa" aggiunta alla componente variabile.
- λ: è un costo extra applicato per compensare l'energia dispersa nel trasporto, poiché l'energia elettrica prodotta non arriva interamente ai consumatori. Una parte si "perde" lungo il tragitto (a causa della resistenza dei cavi, del calore generato, delle trasformazioni di tensione, ecc.). Queste sono le perdite di rete. Stabilito da ARERA, influisce sul prezzo finale dell'energia, è quindi il fattore di correzione per tenere conto delle perdite di rete di cui al TIS di ARERA, attualmente pari a 0,10.
