La domiciliazione bancaria delle bollette è un pratico servizio di pagamento automatico di alcuni servizi, tra cui le forniture energetiche ma anche quelle relative alla telefonia e alla connessione internet.
Questa particolare impostazione autorizza tutti i pagamenti richiesti da un particolare soggetto, in questo caso specifico le aziende distributrici di acqua, gas, luce e servizi telefonici, evitando al cliente finale di ricorrere “manualmente” a periodiche azioni di pagamento (ad esempio attraverso il classico bollettino).
Quando può essere necessario togliere la domiciliazione bancaria delle bollette?
Potrebbe essere necessario ricorrere alla sospensione del RID bancario se si volesse richiedere la rateizzazione o la dilazione di pagamento, o contestare l’importo della bolletta.
Come si toglie la domiciliazione bancaria delle bollette?
Anche se la procedura può essere leggermente diversa a seconda dell'azienda, si tratta in genere di un percorso molto semplice che si risolve contattando la propria società di vendita.
Una procedura alternativa consiste nell'interfacciarsi direttamente con la propria banca. In questo caso ci si dovrà recare allo sportello della propria filiale e chiedere la revoca della domiciliazione bancaria. Se si utilizza un servizio di home banking si potrà eseguire questa operazione direttamente dal sito web della banca, accedendo anche in questo caso alla propria area clienti e inoltrando una richiesta per la revoca del mandato alla domiciliazione.
Quali dati occorrono per togliere la domiciliazione bancaria?
Al momento di chiedere la sospensione del servizio sarà sempre fondamentale avere sottomano i dati dell'intestatario del conto corrente su cui è attiva la domiciliazione, i dati identificativi del contratto a cui è associato il conto bancario.
È necessario richiedere la revoca della domiciliazione in caso di bollette con importi errati?
Se un utente ha ricevuto una bolletta dall'importo anomalo che però è già stata pagata tramite la domiciliazione bancaria, è possibile chiedere una rettifica della bolletta alla società di vendita. Una volta accertato l’errore la società di vendita provvederà a stornare gli importi eccedenti nella successiva fattura utile o a proporre al cliente finale una modalità di rimborso alternativa.