Perché molti viaggiatori partono senza assicurazione?
Nonostante l’aumento di consapevolezza sulla sicurezza in viaggio, ancora oggi moltissime persone scelgono di viaggiare senza assicurazione. I motivi possono essere diversi: c’è chi pensa che sia una spesa superflua, chi si affida alla convinzione che “tanto non succederà nulla”, e chi ritiene di non averne bisogno per viaggi brevi o all’interno dell’Unione Europea. In realtà, rinunciare a una copertura significa esporsi a rischi concreti che possono trasformare una vacanza da sogno in un incubo costoso e difficile da gestire.
I principali rischi di viaggiare senza assicurazione
Partire senza una polizza significa non avere alcun paracadute economico o assistenziale di fronte agli imprevisti. I rischi più comuni includono:
- spese mediche elevate: in Paesi come Stati Uniti, Canada, Giappone o Australia una semplice visita in pronto soccorso può costare centinaia di euro, mentre un ricovero ospedaliero può raggiungere cifre di decine di migliaia;
- assenza di assistenza immediata: in caso di emergenza non c’è un servizio h24 pronto a fornire supporto in lingua e a coordinare cure o rientri;
- annullamento del viaggio e ritardi non rimborsati: voli cancellati, coincidenze perse o imprevisti personali diventano spese interamente a carico del viaggiatore;
- bagagli smarriti o danneggiati: senza copertura, la compagnia aerea riconosce spesso indennizzi minimi, insufficienti a coprire il valore reale degli effetti personali;
- imprevisti legali o di responsabilità civile: causare un danno a terzi all’estero può comportare spese ingenti, senza alcun sostegno assicurativo.
Viaggiare senza assicurazione in Europa: è davvero sicuro?
Molti pensano che, restando all’interno dell’Unione Europea, sia inutile stipulare un’assicurazione sanitaria per il viaggio perché esiste la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM). È vero che questa tessera permette di accedere alle cure mediche negli ospedali pubblici, ma non copre tutto. Restano esclusi:
- spese di rimpatrio sanitario in caso di emergenze gravi;
- assistenza telefonica o linguistica;
- cure in strutture private;
- rimborsi per annullamenti o smarrimento bagagli.
Anche in Europa, quindi, viaggiare senza assicurazione può comportare costi e complicazioni inattese.
Cosa si rischia fuori dall’Europa
Nei Paesi extra UE, viaggiare senza copertura assicurativa significa esporsi a spese imprevedibili. Negli Stati Uniti, ad esempio, una notte di ricovero può superare i 5.000 dollari; in Australia i costi sanitari per un intervento chirurgico possono raggiungere decine di migliaia di euro. A tutto questo si aggiunge il rischio di non avere un servizio di assistenza capace di organizzare il rientro sanitario o di coprire eventuali spese legali.
Perché conviene sempre avere un’assicurazione viaggio
A fronte di questi rischi, il costo di una polizza appare minimo. Una buona assicurazione viaggio copre le spese mediche anche nei Paesi più costosi, garantisce assistenza telefonica 24 ore su 24, protegge in caso di cancellazioni, ritardi o smarrimento bagagli e offre la serenità di vivere il viaggio senza preoccupazioni.
Investire in una copertura significa non solo proteggere la propria salute e il portafoglio, ma anche viaggiare con maggiore tranquillità. Viaggiare senza assicurazione può sembrare una scelta innocua, ma nella realtà espone a rischi enormi che spesso superano di gran lunga il costo della polizza. Che si tratti di una vacanza breve in Europa o di un viaggio lungo dall’altra parte del mondo, scegliere una copertura assicurativa di viaggio è la miglior garanzia di sicurezza e serenità. Rinunciarvi significa affidarsi alla fortuna, e non sempre la fortuna accompagna chi parte.