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Quanto si consuma in più lavorando in smart working?

Dal momento che lo smart working è più sicuro per la salute dei lavoratori ma è anche più conveniente per le aziende, molte persone si sono ritrovate a mantenere questa modalità di lavoro anche una volta che l'allarme pandemia si è allentato. Quali sono però i costi energetici a carico di ogni lavoratore in smart?

 

 

Quanto incide lo smartworking sul consumo energetico e sulle bollette?

Fortunatamente, le apparecchiature elettroniche che risultano essenziali per lo smartworking, cioè computer e router consumano davvero molto poco. È stato calcolato che utilizzare un computer per 8 ore al giorno in più costa meno di un euro al mese in bolletta. Se i computer sono due, perché ci sono 2 persone che lavorano in smartworking, ovviamente anche i costi in bolletta raddoppiano, arrivando a circa 2 euro al mese (circa 12 centesimi al giorno).
Come si può facilmente intendere, quindi, non sono router e computer a costituire un vero problema per l'aumento delle bollette a causa dello smart working.
A far aumentare la bolletta elettrica in smartworking è principalmente il maggiore utilizzo degli elettrodomestici come, per esempio, il forno e la lavastoviglie ma anche il frigorifero che, venendo aperto più volte al giorno utilizza più energia per tornare alle temperature corrette.
I consumi maggiori però sono legati all'utilizzo dei condizionatori durante l'estate. Questi apparecchi infatti utilizzano moltissima energia elettrica e, se siamo costretti ad accenderli per un tempo prolungato, i consumi schizzano alle stelle.
Secondo quanto calcolato da Altroconsumo, una famiglia composta da due persone che lavorano in smartworking consumerà circa il 23% di elettricità in più ogni anno, con un aumento pari a circa 300 euro.
Se la famiglia è composta da tre persone (quindi due lavoratori e un figlio) si calcola un aumento del 19% dei consumi annui, corrispondenti a circa 325 euro in più. In pratica è come pagare un bimestre e un trimestre in più all'anno.
Per quanto riguarda invece il consumo di gas, esso è causato dal fatto che cuciniamo in casa tutti i pasti (o quasi) e teniamo accesi i termosifoni più a lungo se abbiamo un impianto di riscaldamento autonomo. Si è calcolato che l'aumento di consumo di gas sarebbe del 13% in più circa, cioè 475 euro in più all'anno. Ovviamente si tratta di valutazioni molto indicative, dal momento che il consumo di gas destinato al riscaldamento dipende dalla fascia climatica in cui si vive.

 

 

Quali sono le strategie migliori per limitare i costi in bolletta durante lo smartworking?

Per quanto riguarda l'energia elettrica il consiglio è di attivare una tariffa monoraria al fine di equilibrare il costo dell'energia nell'arco della giornata. In questo modo si eviterà di concentrare i consumi maggiori proprio nel periodo della giornata in cui si paga di più e in cui prima non si consumava nulla perché si era in ufficio o fuori casa.

 

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Per quanto riguarda il gas invece il consiglio è di rispettare le limitazioni alle temperature indicate dal governo e, in linea generale, non scaldare troppo la casa: non fa bene alla salute e nemmeno al portafogli.