Ogni quanto va fatta la manutenzione della pompa di calore?
Negli ultimi anni, le pompe di calore sono diventate protagoniste del riscaldamento domestico grazie alla loro efficienza energetica e alla capacità di ridurre i consumi.
Tuttavia, come ogni impianto termico, anche una pompa di calore necessita di una corretta manutenzione per garantire prestazioni elevate nel tempo. Vediamo insieme con quale frequenza andrebbe effettuata e quali interventi sono realmente necessari.
Perché la manutenzione della pompa di calore è indispensabile
Il funzionamento della pompa di calore consiste nel trasferimento dell’energia termica tra l’interno e l’esterno della casa, utilizzando un compressore, un circuito frigorifero e uno scambiatore. Con il tempo, polvere, sporcizia e residui possono accumularsi nei componenti, riducendo l’efficienza e aumentando le emissioni.
Una manutenzione regolare consente di:
- mantenere costante il rendimento energetico;
- prevenire guasti costosi al compressore o alle schede elettroniche;
- assicurare aria pulita e di qualità in casa;
- prolungare la durata dell’impianto.
Inoltre, una corretta manutenzione permette di ridurre i consumi della pompa di calore e contribuisce agli obiettivi di efficienza energetica richiesti dalle normative europee.
Pianificare la manutenzione della pompa di calore
La frequenza della manutenzione varia in base al tipo di pompa di calore (aria-aria, aria-acqua e geotermica), all’uso che se ne fa e alla presenza o meno di impianti integrati (come impianti fotovoltaici o caldaie ibride).
In generale, per uso domestico, è consigliabile distinguere tra due tipi di manutenzione:
- Controllo ordinario annuale: una volta all’anno, preferibilmente prima della stagione invernale, per pulizia, verifica dei parametri elettrici e funzionamento.
- Manutenzione straordinaria: ogni 2-3 anni, o su segnalazione del sistema, per interventi più approfonditi su gas refrigerante, pressioni e tenuta del circuito.
Tuttavia, in molti casi la manutenzione può essere richiesta anche più frequentemente: una pompa di calore utilizzata intensamente per riscaldamento e raffrescamento, ad esempio, necessita di un controllo ogni 6-12 mesi per mantenere l’efficienza ottimale.
Come fare la manutenzione secondo la normativa
Il D.P.R. 74/2013 stabilisce che controllo e manutenzione degli impianti termici, incluse le pompe di calore, devono seguire la periodicità indicata dall’installatore, dal fabbricante nelle istruzioni d’uso oppure, in mancanza di queste, dalle norme UNI e CEI di riferimento.
Inoltre, l’intervento deve essere eseguito da un tecnico qualificato che rilascia un rapporto di controllo tecnico da conservare insieme al libretto dell’impianto, obbligatorio per legge.
Cosa comprende la manutenzione?
Un intervento completo di manutenzione prevede una serie di verifiche e pulizie che garantiscono il corretto funzionamento nel tempo. Ecco le operazioni più comuni:
- Pulizia dei filtri dell’aria e delle batterie di scambio termico.
- Verifica dei collegamenti elettrici e isolamento dei cavi.
- Controllo del compressore e delle pressioni del circuito frigorifero.
- Misurazione della portata d’acqua e bilanciamento idraulico (esclusivamente per le pompe aria-acqua).
- Controllo del gas refrigerante e assenza di perdite.
- Aggiornamento del software o dei parametri elettronici, se previsto.
Una buona manutenzione include anche la verifica della sonda temperatura esterna e dell’efficienza dello scambiatore, elementi chiave per mantenere il corretto coefficiente di prestazione (COP).
Manutenzione della pompa di calore fai-da-te
Sebbene la manutenzione principale debba essere eseguita da professionisti, alcuni controlli di base possono essere gestiti autonomamente per preservare l’efficienza quotidiana.
Tra le operazioni consigliate:
- Pulire regolarmente i filtri ad aria delle unità interne con aspirapolvere o acqua tiepida.
- Tenere libere da foglie e ostruzioni le unità esterne.
- Verificare che l’acqua di condensa defluisca correttamente.
- Controllare che non vi siano segnali di ghiaccio, rumori anomali o perdite d’acqua.
Piccoli gesti di manutenzione preventiva come questi, infatti, riducono il rischio di guasti e prolungano la vita dell’impianto.
Manutenzione della pompa di calore con un tecnico specializzato
Tuttavia, se dovessero notarsi cali evidenti delle prestazioni, improvvisi aumenti dei consumi o ci si dovesse rendere conto che l’impianto non riscalda o raffresca più come prima, è consigliabile contattare un centro assistenza autorizzato.
Infatti, solo un tecnico può:
- misurare la pressione del circuito frigorifero;
- verificare eventuali perdite di gas;
- controllare il corretto funzionamento dell’elettronica di gestione.
In tutti questi casi, risulta fondamentale scegliere un professionista certificato F-Gas poiché solo lui può operare legalmente sui refrigeranti, sostanze regolamentate per motivi ambientali.