Il ruolo delle Comunità Energetiche nella transizione sostenibile dell’Italia
Negli ultimi anni, l'Italia ha intrapreso un percorso ambizioso verso la sostenibilità energetica, e le comunità energetiche, offrendo un nuovo modello di produzione, distribuzione e consumo di energia basato sulla collaborazione e la partecipazione attiva dei cittadini, delle imprese e delle istituzioni a livello locale, rappresentano una componente chiave di questo processo di transizione ecologica.
Il modello decentralizzato che sta alla base delle comunità energetiche permette, infatti, di ridurre la dipendenza dai grandi fornitori di energia e di promuovere l'autosufficienza energetica, con vantaggi significativi sia economici che ambientali.
In particolare, il quadro normativo italiano ha subito un'evoluzione significativa in tal senso con l'introduzione dell’ultimo Decreto Comunità Energetiche Rinnovabili emanato il 23 gennaio 2024, facente parte delle direttive che l’Unione Europea ha fortemente voluto per favorire la produzione e il consumo di energia rinnovabile attraverso incentivi economici e semplificazioni burocratiche.
Obiettivi delle comunità energetiche
Con la creazione di una comunità energetica si intende perseguire diversi obiettivi fondamentali:
- Sostenibilità ambientale, in quanto la produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili, come il solare, l'eolico, l'idroelettrico e la biomassa, contribuisce alla riduzione delle emissioni di gas serra e alla diminuzione dell'inquinamento atmosferico.
- Autosufficienza energetica, perché le comunità energetiche sono la soluzione migliore per ridurre la dipendenza dai grandi fornitori di energia e aumentare la resilienza e la sicurezza energetica delle comunità locali.
- Risparmio economico, infatti tutti i membri appartenenti ad una comunità energetica possono beneficiare di una riduzione dei costi energetici grazie alla produzione locale di energia rinnovabile e alla condivisione dei profitti generati dalla vendita dell'energia in eccesso.
- Coesione sociale, che deriva dall’attiva partecipazione dei cittadini alla comunità e dal forte senso di appartenenza che ne consegue.
Lo sviluppo delle comunità energetiche in Italia
Nonostante tutti i vantaggi che derivano dalle comunità energetiche, la loro diffusione in Italia deve affrontare alcune sfide, tra cui i complicati passaggi normativi e burocratici, la difficoltà di accedere ai finanziamenti e il tempo necessario a sensibilizzare la popolazione sull'importanza delle energie rinnovabili.
Tuttavia, ci sono già numerosi progetti di comunità energetiche attivi sul territorio italiano, e ognuno di questi rappresenta un esempio concreto del potenziale di questo modello di collaborazione.
E per il futuro le prospettive sono ancora più promettenti: con il supporto di istituzioni, imprese e cittadini, le comunità energetiche possono diventare un pilastro fondamentale della transizione energetica italiana, contribuendo alla creazione di un sistema energetico più verde e sostenibile per tutti.
La prima comunità energetica di Verona
A seguito della vincita da parte del Comune del bando “Comunità energetiche rinnovabili” promosso dalla Fondazione Cariverona, sorge nell’area di Borgo Venezia e Borgo Santa Croce, nella sesta circoscrizione, la prima CER di Verona e dintorni.
L’iniziativa, nata in partnership con Legambiente, l’Università di Verona e l’associazione diocesana, ha come obiettivo ultimo la realizzazione di una comunità energetica del tutto “community driven”, ovvero con un approccio partecipativo che parta dal basso e che sia in grado di coinvolgere tutta la comunità cittadina.
Comunità energetiche in Sicilia
In Sicilia sono già attive circa una decina di comunità energetiche, sparpagliate su tutto il territorio regionale tra le province di Palermo, Messina, Ragusa e Siracusa con l’obiettivo di raggiungere gli obiettivi di autosufficienza energetica stabiliti dall’Unione Europea e soprattutto favorire la transizione ecologica e aiutare famiglie e pubblica amministrazione a risparmiare in bolletta.
Una delle più grandi sorge nella zona industriale ad est di Palermo, dove sono stati installati più di 1.800 pannelli fotovoltaici che permetteranno di coprire i consumi di più di 1.000 utenze tra famiglie, imprese ed enti pubblici.
Comunità energetiche in Puglia
Anche la Puglia è una regione che ormai si sta muovendo verso la transizione energetica, per garantire ai suoi cittadini un futuro più green e sostenibile. Proprio qui, infatti, sorgono due delle comunità energetiche più conosciute in Italia: quelle di Melpignano e di Beccari.
La prima, nata dalla collaborazione con una cooperativa locale che ha installato pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici pubblici e privati, permette di produrre energia da utilizzare per alimentare abitazioni private e attività locali, contribuendo alla riduzione dei costi energetici e delle emissioni di gas serra; la seconda, invece, utilizza impianti solari e biomassa per produrre energia sostenibile al fine di ridurre le emissioni di CO2 e rivitalizzare il territorio attraverso la creazione di posti di lavoro e l'incentivazione dell'economia locale.
Altre comunità energetiche in Italia
Infine, altre comunità energetiche molto importanti e conosciute in Italia sono quella di Bologna, nel quartiere Pilastro-Roveri, che utilizza impianti fotovoltaici per produrre energia condivisa tra residenti, imprese ed enti locali, quella di San Giovanni a Teduccio a Napoli, basata sull’energia solare con l’intento di ridurre la povertà energetica nella zona, e quella di Berchidda, in Sardegna, che utilizza impianti fotovoltaici per alimentare abitazioni e attività locali anche in comunità rurali.