Aree bianche e fibra ottica: cosa sono e possibili soluzioni disponibili

Cosa si intende con aree bianche per la fibra?

Le aree bianche, che ad oggi rappresentano una delle principali sfide per la diffusione della connettività a banda ultra-larga in Italia, sono zone dove gli operatori di telecomunicazioni non hanno interesse economico ad investire nella posa della fibra ottica.

 

Il nome “aree bianche” deriva dal fatto che, proprio perché si tratta di zone in cui c’è scarsa densità abitativa e il costo dell’infrastrutturazione di un servizio di fibra ottica sarebbe eccessivamente elevato, in questi territori, generalmente rurali e poco popolati, non esistono e non sono ancora previsti investimenti privati per la realizzazione di reti a banda ultra-larga. 

 

Dove si trovano e quali sono le principali aree bianche in Italia?

Consultando online, è possibile identificare la localizzazione delle aree bianche sul territorio nazionale e ottenere informazioni aggiornate sullo stato dei progetti di infrastrutturazione per la banda ultra-larga. Nello specifico si può controllare:

 

  • Il sito ufficiale del progetto Banda Ultra-Larga, che offre una mappa interattiva dettagliata consultabile per ogni regione, provincia o comune e mette in evidenzia le infrastrutture realizzate da Infratel e Open Fiber, permettendo di individuare le aree bianche e lo stato di avanzamento dei lavori.
  • La mappa dei comuni messa a disposizione da Open Fiber, che evidenzia i comuni delle aree bianche raggiunti dalla rete BUL (Banda Ultra-Larga) e dà con informazioni sullo stato di avanzamento dei cantieri e delle coperture.
  • La mappatura delle aree bianche offerta da Infratel, che mostra i pixel non serviti o serviti con velocità di picco inferiore a 30 Mbit/s per dare una visione dettagliata delle zone che necessitano di interventi per migliorare la connettività

 

Il Piano Strategico per la Banda Ultra-Larga

Consapevole dei problemi legati alla diffusione delle aree bianche, il governo sta lavorando con l'Unione Europea per mettere in campo diverse soluzioni che garantiscano anche in queste zone l'accesso ad una connessione internet veloce e stabile.

 

Le aree bianche, infatti, sono state mappate e definite nell'ambito del Piano Strategico per la Banda Ultra-Larga (Piano BUL), che si pone come obiettivo ultimo quello di superare il divario digitale e garantire una velocità di connessione internet efficiente anche in questi territori.

 

Il programma, affidato a Open Fiber che dovrà posare la fibra ottica FTTH in molte delle aree bianche, prevede investimenti pubblici per la realizzazione di infrastrutture da mettere poi a disposizione degli operatori per offrire connessioni fino a 1 Gbps ai cittadini e alle imprese. Va precisato, però, che la copertura non è ancora completa e molte zone devono ancora essere servite.

 

Quali sono le soluzioni disponibili per le aree bianche?

E cosa fare in tutte quelle zone in cui non c’è la fibra ottica e non è ancora previsto un piano a supporto? Bisogna sapere che esistono altre tecnologie che permettono di avere una connessione internet veloce anche nelle aree bianche:

 

  • FWA (Fixed Wireless Access), ovvero una tecnologia ibrida che combina fibra ottica e trasmissione wireless, consentendo di portare la banda ultra-larga anche in zone difficili da cablare.
  • Starlink e connessioni satellitari, che offrono connessioni internet via satellite con velocità elevate, rappresentando una valida alternativa anche per le aree più remote.
  • Reti mobili 4G e 5G, cioè connessioni mobili che, soprattutto grazie alla crescente diffusione del 5G, sono sempre più prese in considerazione anche come offerte internet per la casa.

 

Va comunque precisato che, per quanto le aree bianche rappresentino ancora una sfida per la digitalizzazione del Paese, grazie agli investimenti pubblici e alle nuove tecnologie sono sempre di più i cittadini che hanno la possibilità di accedere a una connessione in fibra ottica sfruttandone a pieno il potenziale.