Spedizione gratuita su tutti gli ordini: scopri i prodotti e i servizi!

Centrali geotermiche in Italia: come funziona l'energia geotermica?

L'energia geotermica è una fonte di energia con moltissimi vantaggi, che sfrutta il calore della terra. Scopri di più su come può essere impiegata.

 

L’energia geotermica è una delle fonti rinnovabili più utilizzate in Italia e in Europa, ma che cos’è e come funziona esattamente? Ecco tutte le informazioni! 
L’energia geotermica in Italia è piuttosto diffusa e il suo utilizzo è molto antico, risale addirittura all’Impero Romano. Sono due in particolare le zone ad alta geotermia in Italia e si trovano entrambe in Toscana: il triangolo Larderello-Travale-Radicondoli e il Monte Amiata. Proprio in quest’area si trovano anche gran parte delle centrali geotermiche italiane.
Ma che cos’è l’energia geotermica in dettaglio?
Si tratta di un’energia alternativa generata dal calore naturale della Terra derivante dall’energia termica rilasciata durante il processo di decadimento nucleare di elementi radioattivi, come l’uranio e il potassio, che si trovano all’interno delle stratificazioni principali del nostro pianeta: nucleo, mantello e crosta.

 

 

Energia geotermica: come funziona

Prima di parlare di energia geotermica, è importante capire come funziona la geotermia, che è il principio su cui si basa tutto il processo.
Man mano che si scende in profondità, la temperatura del suolo aumenta crescendo di circa 3°C ogni 100 metri. Le acque sotterranee, a contatto con rocce che hanno quindi una temperatura molto alta, si trasformano in vapore ed è proprio questo processo che genera energia che può essere utilizzare per riscaldare abitazioni, ma anche per il termalismo.
Esistono tre modi principali quindi, per recuperare il calore dalla Terra: la geotermia classica, quella a media entalpia e quella a bassa entalpia.

 

 

Geotermia classica o ad alta entalpia

Viene chiamata anche ad alta entalpia ed è tipica delle zone vulcaniche o tettoniche. In queste aree, l’acqua nel sottosuolo, fuoriesce sotto forma di geyser, che si trasformano in energia grazie alle turbine delle centrali geotermiche. In queste zone si trovano quindi dei serbatoi geotermici ad alta entalpia con temperature superiori ai 150°C.

 

 

Geotermia a media entalpia

Questa situazione si presenta sempre nelle zone vulcaniche o tettoniche, ma in cui la temperatura dei depositi è tra i 90 e 150°C. In questo caso, essendo il calore della Terra più basso, servono delle centrali a ciclo binario che non necessitano di temperature molto elevate, in quanto utilizzano fluidi che evaporano a una temperatura più bassa rispetto all’acqua.

 

 

Geotermia a bassa entalpia

Infine, ci sono zone con temperature tra i 30 e i 90°C, in questo caso non si produce energia, ma si può sfruttare l’energia termica diretta per riscaldare piscine, terme e nel teleriscaldamento. Si utilizza anche per riscaldare abitazioni: le pompe di calore geotermiche infatti permettono di riscaldare o raffreddare le case, sia in inverno, che in estate, a temperature più basse. Servono in sostituzione della caldaia tradizionale, trasferendo energia direttamente dal sottosuolo all’abitazione. Si tratta di un sistema di riscaldamento alternativo, che permette di avere un minore impatto sull’ambiente e un migliore rendimento. 

 

 

Che cos’è e come funziona una centrale geotermica

Dopo aver scoperto cos’è la geotermia e come funziona, ora parliamo di centrali geotermiche. Si tratta di una vera e propria centrale elettrica che sfrutta il calore interno della Terra per trasformarlo in energia utilizzabile.
Attraverso le trivellazioni nel terreno, il vapore nel sottosuolo viene incanalato nei “vapordotti” che gli permette di raggiungere la centrale geotermica. In seguito, si attivano le turbine che con la loro rotazione producono energia meccanica, la quale è trasformata in energia elettrica attraverso l’uso di un alternatore.

 

 

Sono 3 le tipologie principali di centrale geotermica:

 

  • a contropressione, in cui il vapore viene liberato nell’atmosfera;
  • a condensazione, in cui il vapore viene condensato e rimesso nel sottosuolo;
  • a flash, in cui il vapore è diviso dall’acqua.

 

 

Vantaggi e svantaggi dell’energia geotermica

L’energia geotermica presenta numerosi vantaggi, ma anche qualche svantaggio:

 

  • ha un minor impatto sull’ambiente;
  • non subisce variazioni durante l’anno, è sempre disponibile e costante, infatti si può parlare a tutti gli effetti di fonte rinnovabile;
  • gli impianti geotermici sono silenziosi e non creano problemi acustici;
  • se utilizzata per gli impianti domestici, è meno pericolosa rispetto ad altre fonti di energia che impiegano combustibili.

 

Per quanto riguarda gli svantaggi invece:

 

  • gli impianti possono disturbare visivamente il paesaggio;
  • in alcuni casi le centrali possono emettere odori sgradevoli con emissioni di idrogeno solforato;
  • i giacimenti sono spesso dispersi e a grandi profondità, per questo solo l’1% dell’energia mondiale ora è geotermica.