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Contatore gas G4

Scopri come fare l'autolettura, le classi e le differenze dei contatori.

I contatori del gas hanno lo scopo di misurare la quantità di gas prelevata presso un punto di riconsegna (P.d.R) dove un Cliente finale preleva gas per uso proprio. Sono classificati in base alla portata nominale di gas, ovvero la quantità di gas che riscono ad erogare e misurare in un'unità di tempo. Nello specifico si è soliti parlare di contatore gas G4, G6, G10, ecc, facendo riferimento alle diverse classi e ai limiti per la portata termica: approfondiamo qui le diverse tipologie di contatori e come fare la lettura del contatore gas. Contattaci.

 

 

Classi dei contatori gas: quali sono

Le classi sono varie, dalle minori alle maggiori: G4, G6, G10, G16, G25, G40, G65, G100, G160, G250 ecc. fino a G10000 e oltre. L’installazione di un contatore dell’una o dell’altra classe dipende dal fabbisogno di gas indicato dal Cliente al momento della richiesta di allaccio e/o di attivazione della fornitura, e dal Distributore locale di gas a cui spetta la gestione di questo apparato di misura.
I contatori più utilizzati sono quelli delle classi G4 e G6, destinati a misurare il gas presso P.d.R. che alimentano solitamente impianti domestici e similari, mentre i contatori di classe G superiore sono destinati solitamente alla misura presso punti fornitura che alimentano impianti termici centralizzati o impianti industriali/artigianali, che necessitano di un fabbisogno di gas elevato.

 

Le due principali tipologie di contatori di gas delle classi più diffuse sono:
Volumetrico: determina la quantità di gas in base al numero di cicli di riempimento e svuotamento di camere interne aventi volume noto.
Statico: determina la quantità di gas senza componenti meccanici in movimento internamente, per esempio in base a rilevazioni di temperatura nel fluido in transito.

 

Contatore gas G4: come fare l’autolettura


Per tutte le tipologie di contatori di gas è necessario annotare e comunicare solo le cifre prima della virgola (a sinistra), senza inserire anche i numeri decimali (a destra).

 

  • Contatori gas di nuova generazione (smart meter): vi sono apparati elettronici in grado di dare evidenza della misura su un apposito display elettronico. Premere il pulsante accanto al display per accenderlo; in alcuni modelli è necessario premere più volte fino a che non viene visualizzato il numeratore del gas che è espresso in metri cubi (mc) oppure standard metri cubi (smc). Generalmente le istruzioni d’uso per ogni specifico modello di contatore sono disponibili online nel sito web del produttore o nel sito web del Distributore locale.
  • Contatori gas di vecchia generazione (meccanici tradizionali senza display elettronico): per fare l’autolettura è sufficiente leggere i numeri sul totalizzatore.

La lettura del contatore gas G4 va effettuata in un periodo preciso, indicato dal fornitore e di solito riportato in bolletta.
Per inviarla è possibile:

 

  • chiamare il numero verde specifico dell’autolettura e seguire la voce guida;
  • accedere al portale dei servizi online o alla app IrenYou.

 

 

Contatore gas G4 o G6: differenze

I misuratori di gas che vengono impiegati in ambito domestico sono normalmente indicati come G4 o G6: ma qual è la differenza?
Quello che cambia è la dinamica di portata, cioè la quantità di metri cubi di gas che è possibile misurare ogni ora in ciascun apparecchio. In Italia, nella maggior parte delle abitazioni, il distributore locale provvede all’installazione di un contatore del gas G4. La potenza termica, che viene espressa in kW, è di 38 kW.

 

 

Quando serve conoscere la classe del contatore?

Come detto in precedenza, i contatori del gas si distinguono in più classi, determinate sulla base della quantità di gas che il particolare contatore può misurare.
Conoscere la classe del contatore è utile in due casi specifici: per la prima attivazione del contatore o in caso di subentro, se sono state apportate delle modifiche all’impianto interno di gas. In questi casi è importante specificare i parametri tecnici dell’impianto.