Il ritiro dedicato è una forma di vendita di energia elettrica prodotta dai privati cittadini attraverso impianti domestici. L'energia viene acquistata direttamente dal GSE (Gestore Servizi Energetici) e il cittadino viene pagato ogni mese in proporzione all'energia che ha venduto.
Come funziona il ritiro dedicato?
Per richiedere l'attivazione di un contratto di ritiro dedicato, un cittadino potrà agire in due maniere:
- Compilare il Modello Unico richiedendo la realizzazione di un impianto fotovoltaico su cui venga immediatamente attivato il ritiro dedicato oppure richiedendo l'attivazione del servizio su un impianto preesistente;
- Inviare la richiesta attraverso l'Area Clienti del sito GSE.
Una volta ricevuti tutti i dati tecnici tramite il modello unico, il GSE provvederà ad attivare il contratto. A questo punto l'utente-venditore entrerà in possesso di tutti i dati necessari a controllare lo stato di utilizzo del suo impianto tramite l'Area Clienti del sito GSE.
Bisogna tener presente però che possono accedere al servizio soltanto gli impianti con determinate caratteristiche e costruiti senza aver usufruito di alcuni incentivi statali. Oltre a questo, è bene tener presente che non si può attivare un servizio di ritiro dedicato se sull'impianto è già attivo un sistema di scambio sul posto.
Il contratto ha la durata di un anno solare e viene tacitamente rinnovato di anno in anno. Per recedere, il proprietario dell'impianto dovrà semplicemente inviare una richiesta di recesso sullo stesso portale 60 giorni prima della data in cui si intende recedere.
Una volta attivato il contratto partirà il calcolo dell'energia venduta e del prezzo che il GSE pagherà al cittadino venditore. L'importo mensile sarà comunicato al proprietario dell'impianto ogni mese nel giorno in cui il contratto è stato attivato.
Per fare un esempio pratico, se il contratto è stato attivato il 24 Gennaio, il 24 Febbraio l'intestatario del contratto riceverà la comunicazione di quanto ha ricavato dalla vendita di energia. A quel punto non dovrà fare altro che compilare una fattura con dati che gli sono stati forniti e inviarla al GSE, che provvederà a saldarla.
Il ritiro dedicato conviene?
Per stabilire quanto si ricava dalla vendita di elettricità tramite il ritiro dedicato è necessario conoscere il prezzo pagato a kWh. A determinarlo concorrono vari fattori, tra cui la tipologia di impianto, la sua potenza e l'utilizzo di incentivi statali all'epoca della sua costruzione.
In alcuni casi vengono applicati i Prezzi Minimi Garantiti, stabiliti annualmente dall'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico, mentre per gli impianti in grado di generare fino a un 1 MW di potenza si applica il Prezzo Zonale Orario. In quest'ultimo caso significa che viene corrisposto il prezzo determinato dall'andamento del mercato dell'energia elettrica in base all'ora in cui l'energia viene immessa nel sistema elettrico e alla zona in cui risulta attivo l'impianto generatore.
Per fare in modo che i produttori percepiscano sempre il prezzo più vantaggioso per loro, per i produttori che vengono pagati sulla base dei prezzi minimi garantiti a fine anno viene calcolato un conguaglio che, se positivo, viene pagato utilizzando come riferimento il prezzo zonale orario.