Pressione della caldaia troppo alta: cause e soluzioni
La caldaia è il cuore dell’impianto di riscaldamento domestico. Le sue prestazioni e la sua durata dipendono da una corretta manutenzione, compreso il controllo regolare della pressione, motivo per cui è importante sapere ogni quanto va fatta e cosa fare se viene saltata. Una pressione troppo alta può causare problemi di funzionamento, consumi energetici elevati e, nei casi più gravi, guasti costosi. In questa guida scoprirai come abbassare la pressione della caldaia in modo sicuro ed efficace, seguendo le indicazioni degli esperti del settore energy.
Perché è importante controllare la pressione della caldaia
La pressione ideale della caldaia si aggira di solito tra 1 e 1,5 bar quando l’impianto è spento e a freddo. Quando la caldaia è in funzione, la pressione può salire leggermente, ma non dovrebbe mai superare i 2 bar. Se il manometro indica valori superiori, significa che all’interno dell’impianto c’è un eccesso d’acqua o un problema di regolazione, e ciò può portare a:
- Rischio di fuoriuscite dai circuiti
- Danneggiamento della valvola di sicurezza
- Inefficienza nel riscaldamento
- Guasti alla pompa o allo scambiatore di calore
Un monitoraggio costante, specialmente nei mesi invernali, è quindi fondamentale per garantire sicurezza e risparmio energetico.
Cause della pressione alta nella caldaia
Prima di capire come abbassare la pressione della caldaia, è importante conoscere le possibili cause del problema. Di seguito alcune delle principali:
- Aggiunta eccessiva di acqua nel circuito durante il caricamento, che genera una pressione elevata.
- Valvola di carico difettosa, che lascia passare acqua anche quando dovrebbe essere chiusa.
- Espansione termica dell’acqua durante il funzionamento della caldaia. Senza un vaso di espansione funzionante, la pressione aumenta rapidamente.
- Accumulo di aria nei termosifoni, che può alterare il bilanciamento dell’impianto.
- Guasto alla centralina o ai sensori, che potrebbe portare il manometro a indicare valori errati.
Capire la causa aiuta a decidere il metodo più sicuro per intervenire.
Come abbassare la pressione della caldaia: la guida passo passo
1. Spegnere l’impianto
Prima di qualsiasi intervento, spegni la caldaia e attendi qualche minuto affinché l’acqua si raffreddi leggermente. Lavorare a freddo riduce il rischio di ustioni e danni ai componenti.
2. Verificare il manometro
Controlla il manometro della caldaia: se la pressione supera 2 bar, è necessario agire. Il manometro si trova frontalmente sull’unità o nel pannello comandi.
3. Scaricare l’acqua dal circuito
Utilizza la valvola di scarico o apri leggermente un rubinetto di spurgo su un termosifone, posizionando un recipiente sotto il punto di scarico, finché la pressione non scende sotto 1,5 bar. Non scendere troppo sotto questo valore per evitare di svuotare troppo l’impianto.
4. Spurgo dei termosifoni
Se sospetti la presenza di aria, apri la valvola di sfiato dei termosifoni partendo da quelli più vicini alla caldaia. Questo aiuta anche a bilanciare il sistema e mantenere il calore uniforme.
5. Controllo della valvola di carico
Assicurati che la valvola di carico (la manopola di riempimento dell’acqua) sia completamente chiusa. A volte resta parzialmente aperta e continua a introdurre acqua, causando un aumento di pressione.
Una caldaia sicura
Abbassare la pressione della caldaia è un’operazione semplice se fatta correttamente. Tuttavia, se la pressione si alza ripetutamente, è segno di un problema tecnico che può richiedere l’intervento di un idraulico o tecnico autorizzato. Non ignorare segnali come:
- perdita d’acqua dalla valvola di sicurezza;
- rumori insoliti durante il funzionamento;
- pressione che sale anche con caldaia spenta.
In questi casi, potrebbe essere necessario sostituire il vaso di espansione o riparare la valvola di riempimento.
Pressione caldaia e risparmio energetico
Una pressione corretta non solo evita guasti, ma migliora l’efficienza della caldaia. Con valori stabili, l’acqua circola uniformemente e il calore viene distribuito in modo ottimale, riducendo sprechi e costi in bolletta. Per le famiglie, una manutenzione costante e la revisione della caldaia possono tradursi in un risparmio fino al 10-15% sui consumi invernali.