Tutto quello che c’è da sapere sulla produzione di energia dei pannelli fotovoltaici
I pannelli fotovoltaici stanno diventando una soluzione sempre più popolare per produrre energia pulita e sostenibile ed una delle domande più comuni tra chi sceglie di prendere in considerazione questa tecnologia è: quanto può produrre un pannello fotovoltaico?
La risposta dipende da una serie di fattori, tra cui la potenza del pannello, le condizioni ambientali e la qualità dell'impianto. Di certo possiamo dire solo che la produzione di un pannello fotovoltaico viene solitamente espressa in watt di picco (Wp), che rappresentano la potenza massima che il pannello può generare in condizioni standard, ovvero con un irraggiamento solare di 1000 W/m², una temperatura di 25°C e una totale assenza di ombra.
In teoria, in condizioni ottimali, i pannelli più comuni, tipo quelli domestici, hanno una potenza nominale che varia tra i 300 e i 400 Wp; quelli di maggiore potenza, utilizzati spesso in ambito commerciale o industriale, oltre i 500 Wp.
Quali sono i fattori che influenzano la produzione di un pannello fotovoltaico?
Indubbiamente tra i fattori che influiscono di più sulla quantità di energia che può essere prodotta da un impianto fotovoltaico troviamo:
- Irraggiamento solare
Con irraggiamento solare si intende la quantità di radiazione solare ricevuta. In media in Italia è possibile ricevere tra 1200 e 1800 kWh/m² di irraggiamento solare all’anno, dato che, per ovvie ragioni, varia anche piuttosto significativamente tra il Nord e il Sud della Penisola.
- Posizionamento del pannello
È importante che il pannello fotovoltaico abbia sia il corretto orientamento, ovvero la direzione verso cui il dispositivo è rivolto, che dovrebbe essere sempre verso il sud (emisfero settentrionale) per massimizzare l'esposizione al sole, che la corretta inclinazione, ovvero l’angolo formato rispetto alla superficie su cui l’impianto è installato, che dovrebbe sempre essere di circa 25-35° per catturare la massima quantità di energia solare durante l'anno.
- Condizioni meteorologiche
Va da sé che le condizioni ambientali e climatiche, così come la geolocalizzazione, influiscano sull’effettiva resa dell’impianto fotovoltaico: in effetti, i giorni nuvolosi o piovosi riducono la produzione, così come le zone caratterizzate da inverni rigidi o nebbiosi producono meno energia rispetto a quelle con climi più miti.
- Efficienza del pannello
La tecnologia impiegata influenza l’efficienza del pannello, ovvero la sua capacità di convertire la luce solare in elettricità. Gli attuali pannelli fotovoltaici, ad esempio, hanno un’efficienza compresa tra il 15% e il 22% a seconda del materiale: i pannelli in silicio monocristallino sono più efficienti, ma anche più costosi, mentre quelli in silicio policristallino sono meno efficienti ma più economici e alla portata di tutti.
- Manutenzione e ombreggiamento
Polvere, sporco o ombre parziali, che potrebbero essere create ad esempio da alberi o edifici vicini, impattano negativamente sulla produzione di energia, riducendola. Proprio per questo motivo è consigliato effettuare sempre un’adeguata pulizia del pannello fotovoltaico e pensare per bene a dove installarlo.
Quanti kw produce un pannello fotovoltaico in media all’anno?
Se prendiamo in considerazione, ad esempio, un pannello fotovoltaico da 350 Wp, installato in un’area con buone condizioni di irraggiamento come potrebbe essere Roma (circa 1500 kWh/m²/anno), è possibile produrre circa 350-500 kWh all'anno.
In confronto, lo stesso impianto installato a Milano potrebbe produrre circa il 10-20% in meno per via delle condizioni climatiche meno favorevoli, mentre al Sud Italia potrebbe generare fino al 10% in più, in quanto solitamente più calda e soleggiata.
Come massimizzare la produzione?
Sono tanti i fattori su cui si può puntare per cercare di massimizzare ed efficientare al meglio la produzione di energia di un impianto fotovoltaico.
La prima cosa da fare è senza dubbio scegliere pannelli di alta qualità, perché è proprio investendo in dispositivi ad alta efficienza, che, seppure con un investimento economico più alto inizialmente, si può garantire una maggiore produzione energetica, e di conseguenza un maggiore risparmio in bolletta, nel lungo termine.
Un altro aspetto importante, come dicevamo, è cercare di ottimizzarne l’Installazione e fare una corretta manutenzione all’impianto, cosa che è consigliabile fare almeno annualmente.
Infine, è importante utilizzare un inverter di qualità. Questa parte dell’impianto fotovoltaico, infatti, è responsabile della conversione dell’energia prodotta in corrente utilizzabile e, se efficiente, permette di evitare, o quanto meno ridurre al minimo, le perdite energetiche.
La produzione di energia di un pannello fotovoltaico, dunque, dipende da una combinazione di fattori sia tecnici che ambientali: una progettazione accurata, unita ad un impianto ben dimensionato e ad una manutenzione regolare, permette di sfruttare al massimo l’energia solare, riducendo i costi in bolletta e contribuendo ad un futuro più green e sostenibile.