La bolletta di chiusura è una bolletta di conguaglio che arriva nel momento in cui, per vari motivi, viene interrotto il rapporto tra un cliente e un fornitore. La bolletta di chiusura può essere emessa sia in merito alla fornitura di gas sia alla fornitura elettrica.
Che vuol dire bolletta di chiusura?
La bolletta di chiusura è in pratica un saldo dei rapporti economici tra un cliente e il suo fornitore di gas o energia elettrica.
Questo saldo può essere passivo (quindi il cliente dovrà saldare il suo debito nei confronti del fornitore) o attivo (e in quel caso sarà il fornitore a restituire al cliente la cifra in esubero).
Il saldo attivo o passivo viene calcolato sulla base degli effettivi consumi dell'intestatario della fornitura e non su consumi previsti.
Infine, la prassi della bolletta di chiusura prevede anche la restituzione della caparra iniziale qualora il cliente l'avesse versata.
Quando viene emessa la bolletta di chiusura?
La bolletta di chiusura viene emessa in caso di:
- voltura, cioè il passaggio della bolletta da un vecchio a un nuovo intestatario. Nel caso in cui il vecchio intestatario non abitasse più nella casa a cui la bolletta ha fatto riferimento, sarà necessario fornire il nuovo indirizzo del vecchio intestatario;
- cambio di fornitore, cioè il passaggio da un'azienda all'altra.
In caso di trasloco, occorre effettuare una cessazione e lo deve fare l’intestatario del contratto mentre, in caso di voltura, è chi intesterà il contratto che deve contattare il fornitore.
Nel caso di un semplice cambio di fornitore, invece, occorre contattare il nuovo fornitore che attiverà tutti gli adempimenti burocratici per procedere, compresa la comunicazione al vecchio fornitore. Trascorsi i tempi previsti da ARERA per perfezionare il passaggio, il vecchio fornitore emetterà automaticamente la fattura di chiusura sulla base di una lettura che viene comunicata dal distributore: al fornitore uscente per emettere la bolletta di chiusura; al fornitore entrante, come data di partenza per la nuova fornitura. La lettura comunicata ai due fornitori è naturalmente la stessa
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A quanto ammonta la bolletta di chiusura?
La bolletta di chiusura varia a seconda degli effettivi consumi e della tariffa concordata al momento della stipula del contratto.
Inoltre, sono previsti costi di chiusura che variano in funzione del distributore e della società di vendita.
In quanto tempo arriva la bolletta di chiusura?
Nel momento in cui si esegue una delle operazioni di cui sopra il fornitore ha l'obbligo di emettere la bolletta di chiusura entro 6 settimane dalla cessazione della fornitura.
Per fare un esempio pratico, se il 1° marzo si richiede una voltura al vecchio fornitore, si riceverà la bolletta di chiusura entro la metà di aprile.
In linea generale tutti i fornitori sono allineati sulle tempistiche di recapito: se si riceve la bolletta via posta, cioè in forma cartacea, la bolletta di chiusura sarà ricevuta 8 giorni prima dello scadere delle 6 settimane. Se invece si riceve la bolletta via email, si riceverà la bolletta di chiusura solo 2 giorni prima dell'effettivo scadere delle 6 settimane.
I tempi di emissione della bolletta di chiusura sono previsti da ARERA