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Potenza impegnata e potenza disponibile: definizione

La potenza impegnata è il livello di potenza richiesto dal cliente al momento della stipula del contratto di fornitura (o successivamente modificato) e reso disponibile dal venditore. Viene definito in base alle esigenze del cliente, in funzione del tipo (e del numero) di apparecchi elettrici normalmente utilizzati e in base ad altre informazioni disponibili come, ad esempio, i massimi livelli di potenza prelevati in ciascun mese.
Le utenze domestiche in media richiedono l'erogazione di 3 kW come potenza impegnata poiché questa quantità di energia riesce a sostenere il consumo medio degli elettrodomestici.

 

 

Come vedere la potenza impegnata sul contatore?

Non è possibile visualizzare la potenza sul display del proprio contatore. Per ottenere questo dato è necessario consultare la bolletta dell'energia elettrica alla sezione “dati di fornituraalla voce potenza impegnata.
La stessa informazione può essere reperita all'interno dell'area cliente sul sito della propria azienda fornitrice.

 

 

Cosa si intende per potenza disponibile?

La potenza disponibile è leggermente più alta della potenza impegnata e serve a gestire le situazioni limite. Un contatore è sempre in grado di erogare (per un breve periodo di tempo) una potenza superiore di 1 decimo rispetto alla potenza impegnata. Questo significa che se su un impianto viene garantita una potenza di 3000 kW, in realtà si può arrivare fino a 3300 senza che il contatore scatti per motivi di sicurezza. Se si dovesse superare tale tolleranza si attiverebbero automaticamente i meccanismi di sicurezza del contatore che, facendo scattare l’interruttore, bloccherebbero immediatamente l’erogazione di energia.

 

 

Quando dovremmo chiedere una variazione della potenza impegnata?

Se il contatore non tiene la potenza degli elettrodomestici di casa, e sentito il parere di un elettricista che ti consiglierà al meglio sulla potenza che ti occorre, puoi chiedere un aumento di potenza alla tua società di vendita.

 

La richiesta può essere inoltrata in un qualsiasi momento dopo la sottoscrizione del contratto e l'azienda è tenuta ad attuare la variazione entro circa 5 giorni (nel caso in cui non vi sia necessità di sopralluogo e necessità di preventivo). Se la richiesta di aumento potenza dovesse richiedere anche una modifica di tensione, il distributore potrebbe decidere di effettuare un intervento sul posto per sostituire il contatore.

 

Aumentare la potenza impegnata permette di soddisfare le esigenze di un nucleo familiare numeroso ed evita i problemi strettamente tecnici legati alle frequenti interruzioni dell'erogazione di elettricità, come danni irreparabili a computer ed altri apparecchi elettronici particolarmente delicati.