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Come avviene lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici?

Gli impianti fotovoltaici utilizzano la luce del sole per produrre energia elettrica, adibita ad uso domestico. Una soluzione sostenibile che sfrutta una risorsa naturale e rinnovabile, riducendo le emissioni inquinanti nell’ambiente e offrendo un importante risparmio in bolletta. Inoltre, hanno una durata media di circa 25 anni.

 

Tuttavia, anche se i vantaggi offerti sono tanti, il loro smaltimento potrebbe rappresentare un piccolo inconveniente. Infatti, non possono essere trattati come i ‘classici’ rifiuti, ma devono essere gestiti appositamente: in quest’ottica, le parole d’ordine sono il rispetto per l’ambiente e l’importanza del riciclo (tutti i materiali del fotovoltaico possono essere riciclati, recuperati e riutilizzati).

 

 

Come smaltire i pannelli fotovoltaici

Come già anticipato, lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici non può essere considerato al pari dei normali rifiuti. Secondo il D. Lgs n. 49 del 2014, essi rientrano nella categoria RAEE, che sta per Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, e più precisamente all’interno del raggruppamento R4, ossia i piccoli elettrodomestici. Da qui, subentra un’ulteriore distinzione tra impianto domestico (potenza inferiore a 10 kW) e impianto professionale (potenza uguale o superiore a 10 kW).

 

Sempre secondo tale normativa, esistono 2 modi per smaltire i pannelli fotovoltaici:

 

  • nel caso degli impianti domestici, essi devono essere portati presso il Centro di Raccolta RAEE del proprio comune di residenza;
  • nel caso degli impianti professionali, essi devono essere conferiti a un impianto di trattamento iscritto al Centro di Coordinamento RAEE, tramite soggetto autorizzato.

 

Lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici: un problema per l’ambiente

 

Uno dei problemi principali che subentra allo smaltimento dei pannelli fotovoltaici è l’impatto che tale azione può avere sull’ambiente. Proprio per questo motivo è importante eliminarli adeguatamente, secondo le modalità sopra indicate. Così facendo, sarà possibile riciclarli correttamente, anche grazie alle nuove tecnologie e agli importanti sviluppi nel campo delle rinnovabili: infatti, è possibile recuperare fino al 95% dei materiali utilizzati per la composizione degli impianti.
In questo modo, l’inquinamento si riduce notevolmente con il vantaggio di ottenere nuovi materiali e risorse come vetro, plastica, alluminio, silicio, rame.

 

 

I costi per lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici

Ma quanto costa lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici? Tutto dipende dalla tipologia, dalla potenza e dalla data di installazione dell’impianto.

 

Si potrebbe riassumere così:

 

  • impianti domestici con potenza inferiore a 10 kW: lo smaltimento è completamente gratuito per il proprietario dell’impianto e risulta a carico del produttore;
  • impianti professionali con potenza uguale o superiore a 10 kW installati prima del 12 aprile 2014: lo smaltimento è completamente a carico del proprietario, tranne nel caso in cui si vogliano sostituire i vecchi pannelli con nuovi modelli, per cui i costi saranno a carico del produttore;
  • impianti professionali con potenza uguale o superiore a 10 kW installati dopo il 12 aprile 2014: lo smaltimento è completamente a carico del produttore.