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Conviene abolire l’ora legale?

Nella notte tra il 29 e il 30 ottobre abbiamo salutato l’ora legale per riaccogliere quella solare. Se da una parte avevamo giornate lunghe che sfruttavano la luce del sole, permettendo un alto risparmio energetico, dall’altra avremo giornate più corte fino al prossimo 25 marzo, cosa che implica un maggior consumo energetico.
Per contrastare il caro bollette sono state fatte diverse proposte. Una di queste prevede l’abolizione del cambio d’ora e l’adozione dell’ora legale per tutto l’anno, con la possibilità di avere un’ora di luce in più anche nei pomeriggi d’inverno, pur dovendosi svegliare prima dell’alba.

 

Ma è davvero una buona soluzione? O converrebbe piuttosto abolire l’ora legale? All’interno di questo articolo cerchiamo di capire i pro e i contro dell’ora legale.

 

 

L’ora legale: un po’ di storia

A livello internazionale, l’ora legale è stata introdotta durante la Prima guerra mondiale e tornata in vigore durante la Seconda. L’obiettivo era di quello di risparmiare sull’uso della luce artificiale, sfruttando le ore di luce durante la giornata. Ma è solo nel 1966 che l’ora legale viene adottata in forma stabile: tutti gli anni, ogni 6 mesi, si passa dall’ora solare (ottobre-marzo) a quella legale (marzo-ottobre) e viceversa.
Ma quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questa alternanza? Vediamolo nel dettaglio.

 

 

I pro: perché l’ora legale fa risparmiare?

Il maggior beneficio che si avrebbe adottando l’ora legale per tutto l’anno è, ovviamente, in termini di risparmio energetico in bolletta.
Come già più volte accennato, l’ora legale sfrutta appieno le ore di luce naturale: da marzo a ottobre il sole sorge prima e tramonta più tardi. Spostando le lancette avanti di un’ora rispetto a quella solare (dalle 4.30 alle 5.30 e dalle 20 alle 21), alla sera, l’accensione della luce viene ritardata di un’ora, consentendo un evidente risparmio sui consumi dell’energia (lo stesso concetto varrebbe anche per i mesi invernali). Secondo le stime di Terna, la Rete Elettrica Nazionale, durante i mesi in ora legale appena passati, l’Italia ha risparmiato circa 190 milioni di euro con 420 milioni di chilowattora consumati.

 

 

I contro: perché abolire l’ora legale?

Il passaggio dall’ora legale a quella solare ogni 6 mesi consente sicuramente di sfruttare al meglio le ore di luce durante il giorno. Tuttavia, questo continuo cambiamento viene paragonato a un piccolo jet lag che causa disagio fisico e stress. Quindi, se i benefici in bolletta sono evidenti, non si può dire altrettanto per la salute.
Secondo alcuni studi, mantenere l’ora legale per tutto l’anno avrebbe conseguenze negative sul sistema cardiovascolare, con un aumento del numero di infarti, e metabolico, con il rischio di andare incontro a sovrappeso, obesità e diabete. Inoltre, l’ora legale corrisponde a più luce durante la sera e, di conseguenza, a meno ore dedicate al sonno con un maggiore rischio di insonnia.

 

 

Abolizione dell’ora legale: quando potrebbe accadere?

Nel 2018, il parlamento Europeo aveva approvato l’abolizione del passaggio dall’ora legale a quella solare: ogni Stato avrebbe scelto autonomamente se adottare l’uno o l’altro orario. Pandemia e guerra hanno messo in pausa questa decisione.
Anche l’Italia ha deciso per il momento di non prendere nessuna decisione in merito a questo argomento.