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Attivazione della fornitura del gas dopo una sospensione

Può capitare che, per una serie di circostanze, la fornitura del gas venga sospesa, comportando una serie di disagi per gli inquilini di una abitazione. Cosa si deve fare in questi casi?
Approfondiamo l’argomento, cercando di spiegare come si può richiedere l’attivazione della fornitura del gas dopo una sospensione, quali sono i tempi e i costi per il riallacciamento.

 

 

Fornitura del gas sospesa: quali sono le cause?

Sono 3 i principali motivi per cui la fornitura del gas può essere sospesa e, di conseguenza, il contatore chiuso:

 

  1. la bolletta non viene pagata entro i tempi utili;
  2. il vecchio inquilino della vostra nuova abitazione ha disdetto il contratto;
  3. ci sono problemi tecnici, guasti o malfunzionamenti sulla rete.

 

In quest’ultimo caso, ovviamente, non si può fare altro che aspettare la risoluzione del problema da parte dei tecnici. Ma cosa succede nei primi 2 casi? Vediamolo nel dettaglio.

 

 

Come riattivare un contatore chiuso per morosità

Può capitare a tutti, per una dimenticanza o un imprevisto, di non riuscire a pagare per tempo la bolletta del gas. Ma cosa succede in questo caso? La fornitura non viene staccata nell’immediato: il fornitore, infatti, ha l’obbligo di inviare una raccomandata o una pec che riporti il termine ultimo utile per il pagamento. Se il cliente continuerà a non pagare, il fornitore potrà procedere con la chiusura del il contatore del gas.
Per riattivare la fornitura, il cliente deve provvedere al pagamento della bolletta ed è consigliato caricare sulla app o in area riservata, l’attestazione dell’avvenuto pagamento.
Il distributore provvederà a riattivare il contatore entro 2 giorni lavorativi dalla data in cui è stata ricevuta la richiesta.

 

 

Come funziona la riattivazione della fornitura del gas per subentro

In vista di un trasloco, può succedere che il vecchio inquilino chiuda il contatore del gas: in questo caso, basta riattivare la fornitura con un subentro, per cui viene modificato il titolare della fornitura.
Per effettuare l’operazione sono necessari una serie di dati:

 

  • anagrafica del nuovo intestatario (nome, cognome, codice fiscale, carta d’identità, telefono e mail);
  • indirizzo di residenza e recapito delle fatture;
  • codice PDR (Punto di Riconsegna, identifica unicamente l’utenza del gas) o numero di matricola del contatore;
  • modalità di pagamento;
  • modalità d’uso della fornitura: cottura, riscaldamento e/o acqua calda.

 

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Quanto costa il riallaccio del gas

Il costo per la riattivazione del contatore del gas viene addebitato nella prima bolletta e si aggira intorno ai 50 euro, variando da fornitore a fornitore e in base al distributore di zona la zona in cui si trova l’abitazione.

 

 

Quali sono i tempi di riattivazione del gas

Per quanto riguarda le tempistiche, invece, la riattivazione del gas deve avvenire entro 10 giorni lavorativi.